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Il deposito telematico della notifica via pec - il formato eml, questo sconosciuto

Aggiornamento: 23 gen 2019

Ho notificato via pec l'atto di impugnazione. Poi, ho anche voluto iscrivere a ruolo la causa di appello telematicamente. Il fascicolo di primo grado era ibrido (cartaceo fino all'udienza di precisazioni delle conclusioni; telematico dalle memorie conclusionali in poi). E' stato un po' noioso scansionare le carte ma, insomma, si può fare. Ho attestato la conformità laddove necessario e ho inviato tutto telematicamente per l'iscrizione a ruolo in Corte di appello. Viste le dimensioni di atti e documenti, ho pensato di fare due o tre depositi successivi: il primo è fondamentale perché il sistema di restituisce subito il n. RG, con il quale è possibile fare i depositi successivi. Ma al momento del primo deposito il sistema mi ha restituito la dicitura "formato file non ammesso. Sono necessarie verifiche da parte dell'ufficio". Eppure mi sembrava di aver fatto tutto bene, tutti i file erano in PDF. Due ore per scoprire che è proprio questo il problema: il formato PDF. Quando si allegano le prove della notifica via PEC (ricevute di accettazione e di consegna) il sistema non vuole il formato PDF ma il formato eml! Dobbiamo quindi salvare le ricevute di accettazione e di consegna in questo sconosciuto formato eml. Prendendo ad esempio il mio gestore - Aruba - si fa così: aprire la tendina dal tasto "Altre azioni", quindi scegliere "Esporta messaggio (EML)" e salvare il file rinominandolo alla bisogna.  Solo questo file è ben accetto quando si deposita la prova della notifica via pec e solo in questo caso. PS: la cancelleria non sapeva nemmeno cosa fosse, il formato eml.


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